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sabato , 27 Aprile 2024
Tucidide complottista

Tucidide, il primo complottista della storia

Tra il 430 e il 427 a.C. Atene fu afflitta da una gravissima epidemia che provocò la morte di migliaia di persone circa la metà dei suoi abitanti. Per la prima volta ne fu consegnata ai viventi, e ai posteri, una descrizione scientifica, comprensiva dei sintomi della malattia, della sua evoluzione e del suo epilogo, generalmente funesto.

L’autore di questa cronaca fu Tucidide: il maestro di tutti i complottisti. (sarebbe di tutti gli storici, ma….)

Nel 424 Tucidide comandò una spedizione militare in Tracia; la condusse male, ma talmente male che lo esiliarono per vent’anni. Forse il suo destino non era quello di guidare eserciti, ma di scrivere. Ed infatti, durante l’esilio scrisse la Storia della guerra del Peloponneso. Si tratta del conflitto scoppiato nel 431 tra Atene e il resto della Grecia, stanca dell’imperialismo della potenza egemone.

Atene dominava il mare con una flotta potente, ma Sparta con un robusto esercito invase l’Attica, e gran parte della popolazione si rifugiò tra le mura del Pireo. Fu in quella promiscuità, aggravata dal clima torrido, che scoppiò l’epidemia.

Leggiamo cosa scrisse Tucidide:
«I sani, senza apparente cagione, si sentivano assaliti da un gran calore di testa; gli occhi si facevano sanguigni ed ardevano: la lingua diventava sanguinolenta, il fiato fetido ed insopportabile. Venivano poi gli starnuti e la raucedine e quindi, scendendo il male nel petto, l’opprimeva con tosse gagliarda, che cagionava vomiti molesti e dolorosi. Veniva poi un singhiozzo con terribili convulsioni, il corpo si faceva arrossato e livido, e sorgevano ulcere e pustole, con un ardore che struggeva i visceri, e molti si gettarono nei pozzi tanta era l’ambascia della sete che li ardeva».(1)

Ma non finisce qui, perché come ogni vero complottista, Tucidide si dichiara ignaro delle origini del contagio, che non imputa all’ira degli dei ma, forse, ai complotti degli uomini:

«Si rumoreggiò scrisse che i Peloponnesiaci avessero infettato i pozzi. Ma io lascerò che coloro, i quali se intendono, indaghino le cause di tale infermità. Mi basterà dire come ella fu, perché anch’io ne soffrii e vidi gli altri soffrirne».

Una lezione di saggezza antica che dovremmo sforzarci di non dimenticare proprio in questo periodo in cui anche noi siamo flagellati da un’epidemia meno pericolosa, ma altrettanto allarmante di quella descritta da  Tucidide.

Nella sua ingenuità solo apparente, Tucidide non vuole indagare le cause dell’epidemia, ci dice che altri più esperti lo faranno. Più esperti in cosa? in Medicina o in tattiche militari? Patologi o Politici? Questo Tucidide non ce lo dice, ma ci dà l’ennesima indicazione di come deve essere effettuata la ricerca.

Non individua uno specifico gruppo di esperti, ma si riferisce piuttosto ad una collettività. A quel tempo in Grecia il “sapere” non era specializzato, ma era interdisciplinare, era necessario muovere dal terreno della doxa (opinione) in direzione di quello dell’episteme (sapere). In direzione… perché nessun ricercatore,scienziato,blogger dovrebbe essere convinto di avere l’episteme in tasca, perché si rischiano solo brutte figure.

Imbavagliare il dibattito vuol dire accecare la scienza?

Negli scorsi giorni l’AgCom (2) ha diramato un comunicato stampa in base al quale chiede ai social network come Youtube, Facebook e Twitter di rimuovere i video con informazioni false o anche solo “non corrette”, o non diffuse da fonti scientifiche accreditate. Chiede anche che gli autori responsabili di questi video vengano individuati e segnalati.

Questo è un comportamento corretto dal punto di vista semantico, ma non intrinseco. Sarebbe opportuno censurare tutti quegli atteggiamenti che incitassero i cittadini di un determinato Stato, a violare le leggi dello Stato.

Censurare atteggiamenti di sedicenti Guru che invitino le persone a “NONRIMANEREACASA”, il più possibile, sarebbe un atto eversivo. Altrettanto eversivo, però, è limitare il diritto di parola dei cittadini ed anche degli esperti se non sono ortodossi, [dal lat. tardo orthodoxus, gr. ορϑόδοξος, comp. di ὀρϑός «retto, corretto» e δόξα «opinione»]. – 1. a. In senso generico, che accetta integralmente .

Oggi grazie ad una “Chatwazzup“, strumento utilissimo per confrontarsi da cittadini in questo perodo di limitata libertà, con un mio amico ho avuto l’occasione di sfogliare di nuovo una biografia di Kerry Mullis, premio nobel per la chimica nel 1993.

Kerry Mullis, premio Nobel per la Chimica nel 1993

Mullis è considerato un personaggio alquanto originale e discusso, che spesso si è scontrato con le posizioni “ortodosse” della comunità scientifica . Nel 1993 ha ricevuto il premio Nobel per lo sviluppo della tecnica della reazione a catena della polimerasi (3 ) Polymerase Chain Reaction o PCR ) , i cui campi di applicazioni sono enormi: dall’ antropologia molecolare all’ingegneria genetica, virus inclusi.

L’articolo di Mullis, vecchio tossico degli anni ’70 (4), non trovò la fortuna di essere pubblicato su Nature, eppure gli valse il Nobel. Questo perché venti anni prima, aveva scritto un articolo estremamente speculativo in cui ipotizzava che molta della materia dell’universo viaggiasse indietro nel tempo (5). Vecchio pazzo. La comunità scientifica lo aveva escluso, ed il mondo avrebbe rischiato di perdere una delle scoperte essenziali per “combattere” il Virus che ci tiene oggi in quarantena.

Ora non vi voglio incitare a prendere LSD, per vincere un premio Nobel, ma non voglio che smettiate di farvi domande. Tutte quelle che vi vengono in mente e quando sarete certi di una cosa… continuate a farvele.

(1) traduzione del 1830 di Pietro Manzi, arcaica ma più efficace

(2) https://www.agcom.it/documents/10179/17897802/Comunicato+stampa+19-03-2020/b61255dc-eb2e-41b0-bf33-903fa46957e5?version=1.0

(3) file:///D:/Document%20and%20settings/Pietro/Documenti/Downloads/Prof.Giordani-_PCR.pdf

(4) https://www.amazon.it/Dancing-Naked-Mind-Field-Mullis/dp/0679774009

(5)https://www.semanticscholar.org/paper/Cosmological-Significance-of-Time-Reversal-Mullis/9bedef8385043ca9603539ce73ae5f144dcd84eb

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