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sabato , 27 Aprile 2024

Lettera a Dario sulla mia Italia

Ciao Dario,
mi chiamo come te, ma preferirei non dirti il cognome perchè non ho voglia di insulti e sbeffeggiamenti.
Forse ti scrivo perchè ho visto il trattamento che ti hanno riservato dopo il tuo intervento, penso ad un’assemblea del PD, dove hai detto una cosa fuori posto o meglio forse sembravi tu fuori posto forse perchè secondo qualcuno tutti i posti giusti sono già occupati.
Io però non mi occupo di politica né di medicina ma di cooperazione internazionale.
Attualmente sono fuori dall’Italia per questo ma ogni sera seguo un po’ sulla rete quello che si dice nella mia Italia.
Quello che ho letto in questi giorni su chi fa cooperazione e volontariato internazionale è incredibile.
Puoi immaginare cosa penso dell’attuale Ministro dell’Interno e mi sembra di capire che siamo d’accordo.
Ma tu che dici che le cose vanno cambiate nel tuo PD penso che a tutto questo livore e vigliaccheria dovresti rispondere.
La mia, la nostra Italia è rappresentata da persone che contano il numero di morti e respinti per fare a gara a chi è più efficiente.
Io non ho votato PD alle ultime elezioni perchè da molto tempo so che dire “aiutiamoli a casa loro” è una frase non solo razzista ma vigliacca per lavarsi la coscienza dalla idea ignobile e stupida che dalla sofferenza di un altro possa derivare la nostra salvezza.
Te lo dico io che le persone “le aiuto a casa loro”, e più stai fuori è più ti è chiaro che tutto è collegato non c’è nessuna salvezza singola.
Questa frase vigliacca è passata di bocca in bocca e anche Renzi lo ha detto portando il tuo PD verso un razzismo strisciante senza che questo comportasse la sua fine politica.
Nessuno dalle vostre parti sembra essersi scandalizzato per questo o non ha potuto dirlo, chissà forse per questo scattano così quando dici che dovete smetterla di dire “io sono meglio di te”.
Che poi è la premessa per dire “rimani dove sei”, non sei benvenuto.
Io penso che tu lo debba dire che questo è il paese dei Regeni e delle Romano, e mentre chi prova a vedere cosa c’è oltre il mediterraneo è nel migliore dei casi un idiota qui in Italia portano via in ceppi Lucano a Riace, un altro che forse come te è fuori posto ma per lo meno non pensa “io sono meglio di te”.
Te lo scrivo qui, te lo scrivo così, fai quello che vuoi con questa lettera, io vedo tante cose ogni giorno e penso che un giorno esploderò anche io e dovrò raccontare.
Ma ognuno sceglie il suo tempo, tu hai scelto questo, forse è una pessima scelta, ma ammiro il tuo coraggio.
Usalo anche per stare dalla parte di chi magari non è maggioranza ma non è vigliacco.
Il nostro mondo è la nostra casa, teniamola su.
Ciao e in bocca al lupo.

– l’autore della lettera ha richiesto di rimanere anonimo –

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